25.5.12

Grecia, nuova dracma in vista: le banche francesi si preparano

Prima era un tabù, poi una paura, poi una mezza notizia, ora è un fatto da affrontare per tempo: per i grandi gruppi bancari europei la Grecia tornerà alla dracma (entro metà luglio?), quindi dopo aver venduto per tutto il 2011 il debito greco vendibile, per salvarsi dal crac, le banche francesi ad esempio si sono già dotate di una squadra di esperti: 
"'Ogni banca francese ha già (mi chiedo: da quando? e che preparano di bello? le misure contro la "corsa allo sportello" come il brusco dimezzamento dei limiti di prelievo dei bancomat, già da 1 agosto 2011, c'entravano qualcosa?) un team speciale incaricato di prepararsi ad un ritorno alla dracma in Grecia' ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters un banchiere parigino anonimo."* 
Alex Koagne, analista di Natixis, stima invece il danno al sistema bancario francese in caso di default greco (nota: default o passaggio alla dracma, nei fatti ha praticamente lo stesso esito sul breve termine) ad oltre 5 miliardi di Euro per Crédit Agricole (causa Grecia, Crédit Agricole ha già perso 2,4 miliardi di Euro lo scorso anno ed ha dovuto chiedere rientri eccezionali e centellinare il nuovo credito alle piccole imprese... in Francia!), 3 mld di Euro per BNP Paribas e 400 milioni di Euro per Société Générale. Per le altre, non è dato sapere. 
Dal canto suo Jean-Pierre Chifflet, patron di Crédit Agricole, davanti agli azionisti in collera all'ultima assemblea del gruppo ha rassicurato riguardo alle perdite avvenute e quelle possibili ripetendo che "da tempo, ogni giorno, non fa che lavorare al dossier greco". Ma come?? Solo tre mesi fa aveva detto che "Le banche hanno dato prova della loro responsabilità ed i greci del loro coraggio. Abbiamo tutti quanti salvato la Grecia, almeno lo spero."**!

La paura fa 90... euro per un kilo di pane. 

*link: http://www.lesechos.fr/entreprises-secteurs/finance-marches/actu/0202082495566-grece-les-banques-francaises-sont-dans-les-starting-blocks-327389.php
**link: http://www.lejdd.fr/Economie/Entreprises/Actualite/Le-patron-du-Credit-agricole-denonce-la-pression-exercee-sur-les-banques-interview-489567/ 
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12 commenti:

  1. In caso di caduta del sistema chi sarebbe il più abile a risollevarsi ?

    Grecia, Italia e Francia penso che si "arrangerebbero" con quel poco di settore primario rimasto.

    Ma nazioni come Inghilterra e Germania come farebbero, dato che la prima campa di settore terziario ( e con quello non si mangia !!) e la seconda di settore secondario ( e una volta crollato il sistema a chi venderebbe i suoi prodotti ? )

    Possibile un asse anglo - tedesco contro un europa dei PIIGS ?

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    1. penso che il problema più grosso per l'Europa verrebbe dai cento milioni e più di extracomunitari, quasi tutti giovani e che figliano come conigli.

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    2. Un "asse anglo-tedesco" sarà possibile o quando la Germania non esisterà più o quando l'Inghilterra non esisterà più.
      L'unico scacchiere possibile con l'attuale situazione politica è Francia-Spagna-Italia (la "triplice alleanza del debito"...) contro Germania con Inghilterra che sta a guardare. Ricordarsi della teoria "Balance of power" studita dagli americani e poi denunciata da Hitler: l'Inghilterra ha bisogno nei fatti di un'Europa disunita per tenere sotto scacco la Germania prima e la Francia poi.

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  2. 100 milioni di "extracomunitari"??? Quasi tutti giovani?? Di che Europa parli? EU-15? EU-27? Nemmeno gli "stranieri" totali (di cui molti nati nel paese in cui vivono, ma figli di stranieri immigrati) sono cosi numerosi. Aggiungo che sono appena tornato da Vienna: città con il 22% di stranieri: non un poliziotto per le strade, non una violenza, un urlo, niente paure... Austria: 4% di disoccupazione, la più bassa in Europa da 8 anni.

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    1. aspetta che si trovino senza lavoro e aiuti pubblici. Allora verrà fuori il problema.

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  3. Del resto la festa è finita, quindi ognuno per se e dio per tutti, altro che unione europea e principio di solidarietà, ma come si dice, forse non tutti i mali vengono per nuocere, e domani quando saremo noi a dover decidere per noi stessi sono sicuro che potrebbe uscirne qualcosa di buono.

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  4. Vista con gli occhi del dopo, la festa sembra non sia mai iniziata... O meglio, tra discariche ovunque, rifiuti nucleari, disastri, inondazioni, crolli, erosione terre agricole,... Cioè non restano che le prove della distruzione, non della (presunta) felicità passata.

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  5. Direi che non ti sbagli , la festa se la sono goduta in pochi e prima di noi , piu' che altro adesso resta da "pulire" lo schifo rimasto. voglio comunque conservare un briciolo di ottimismo , credo che presto ne avremo bisogno.

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  6. ....Secondo me a breve l' Inghilterra è messa male quanto la Spagna; nel mediobreve periodo è messa molto peggio visto anche che i collegamenti non ferroviari saranno sempre più esigui e che il settore primario è ampiamente insufficiente ; L'Italia sarebbe mesa come la germania se non meglio, ma dopo 3-4-5 anni di licenziamenti di 1/3 dei dipendenti pubblici, dimezzamento dei servizi alla persona, ed utilizzo dei 2/3 del risparmiato in microdighe, solare a concentrazione, recupero dei suoli, ferrovie e sistemi ibridi tram-treno, nell'ordine di importanza...L'alternativa è il crollo dello stato centrale ed il ritorno a granducati e microducati...

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    1. Ma per fare sti tram e ste dighe non faresti prima a spedirci direttamente i suddetti dipendenti? A che serve licenziare in una nazione che ormai non ha altra risorsa che il lavoro? Cosa c'è di valido ed auspicabile nell'idea di gettare una famiglia in strada? Quale sarebbe il risultato utile? E perché ci si preoccupa di licenziare persone che prendo 1000 euro in un paese in cui esistono amministratori che vengono pagati 1000 volte tanto per fare fallire le rispettive aziende?

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    2. Lascia perdere, quello è il fantomatico Dr. Francesco Ganzetti, commentatore compulsivo sui blog crisis e petrolio, un tempo propugnatore dello sterminio dei vecchi per salvare le nuove generazioni... Ora ha ammorbidito le idee.

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    3. Nessuno dovrebbe provare piacere nel licenziamento di altri. E' naturale provare invidia per i mantenuti (ma davvero è bello invidiare i ladri?), naturale volersi vendicare, ma c'è un limite. In Francia Hollande ha già proposto e sta per essere votata la legge del 20. Nessuno potrà guadagnare all'interno di una struttura pubblica o privata oltre 20 volte rispetto al salario più basso. Visto che per legge il salario più basso è di 1398 Euro (lordi), nessuno potrà guadagnare oltre 27960 Euro. Al momento TUTTI i manager delle grandi società di telecomunicazioni, energia, trasporti, guadagnano oltre questa cifra. E' un passo in avanti verso un mondo dove sono tutti più poveri e non posso che felicitarmene.

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