26.9.12

Messico: petrolio agli sgoccioli


"Non puoi estrarre petrolio che non c'era."
Anonimo geologo americano

Ne parla proprio oggi il blog di Debora Billi*: "Cantarell", il terzo più grande giacimento al mondo, ha battuto il record negativo di produzione degli ultimi 22 anni.
Attestandosi ad un misero output di circa 400000 barili giornalieri medi all'ultima rivelazione, la produzione attuale risulta più bassa di oltre la metà anche rispetto ai modelli dei più pessimisti picchisti hubbertiani... A lato vi mostro il grafico pessimista che girava su TheOilDrum.com nel 2005, io lo ho aggiornato col dato di settembre 2012, appunto.
Le mie ipotesi a riguardo del declino repentino sono tre:
1. il dato delle riserve ufficiali è falso, sovrastimato (in malafede?) in qualità e quantità di prodotto estraibile;
2. i tecnici non ottengono risultati apprezzabili dalle "nuove tecnologie" che raschiano il fondo del giacimento;
3. entrambe le cose.

Purtroppo per i messicani e per tutti gli abitanti del Pianeta, non ci sono prezzi "alti" e nemmeno tecnologie miracolose che mantengano elevata la produzione di petrolio che non esiste: anche mettessimo in produzione ogni goccia, la quantità presente è data e la quantità sotterranea è pressochè immutata (almeno sulla scala temporale degli eventi umani). 
Riguardo alla domanda di Debora "cosa sarà del Messico?", a mio avviso tra trent'anni somiglierà ad Haiti com'è oggi, anche senza terremoti e uragani devastatori.
Invece gli Stati Uniti saranno il Messico attuale e l'Europa somiglierà alla Moldavia odierna.

*link: http://petrolio.blogosfere.it/2012/09/messico-cade-la-notte-su-cantarell.html
____________

12 commenti:

  1. Medo sei il solito inguaribile ottimista... quello che dici accadra' fra 10 anni, non 30...quando i sistemi crollano, crollano in fretta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quel mio "tra trent'anni somiglierà", sottintendeva che da qui a 30 anni il cambiamento in peggio si sarà verificato.

      Elimina
  2. Grande Medo !
    Ottimo articolo ! È' incredibile poter osservare la depletion in tempo reale e realizzare che la realtà, come spesso accade e' peggiore della realtà...

    RispondiElimina
  3. ..Bravo Medo; invece oggi su wallstreetitalia ed altri quotidiani on line si valutava come i primi timidi cambiamenti effetti climatici da effetto serra valgano già oltre 1 punto di pil mondiale ed arriveranno a 4 entro il 2030...Curioso come molti lettori esprimessero commenti tipo : " è un complotto delle elite mndiali per impoverire i lavoratori..." ....Cavallette fino all'ultimo giorno ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sono milioni di americani che imputano la siccità americana del 2012 ad un progetto di qualche azienda e del governo per far impennare il costo dei cereali e della carne... come se la siccità non implicasse soprattutto una perdita di raccolto , quindi alla fine i guadagni del complotto dove sarebbero? (La loro logica è pericolosissima, il responsabile è sempre un cattivo incravattato, mai lo stile di vita di tutti: i complottisti fanno comunque comodo a molti personaggi in giacca e cravatta, che i complotti li tentano ma raramente ci riescono).

      Elimina
  4. Sarebbe molto interessante sapere la verita' anche sul Ghawar.
    Ci direbbe molto sulla "moldavizzazione" dell'europa.

    Carlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La verità su Ghawar è meno grave da scoprire, perchè nel frattempo i Sauditi ci hanno dato dentro dappertutto. Ma la situazione produttiva non è rosea.

      Elimina
  5. penso che già dal prossimo anno i nodi verranno al pettine, la ripresa non ci sarà e tutti saranno più nervosi , e nel 2014 comincerà il ballo.
    Non dico rivolte incendi e devastazioni , ma una serie di microrivolte , aumento della delinquenza, ecc. ecc.

    Viviamo in tempi interessanti

    P.S. : e sono anche abbastanza ottimista, temo

    RispondiElimina
  6. "... i tecnici non ottengono risultati apprezzabili dalle "nuove tecnologie" che raschiano il fondo del giacimento..."

    Al contrario! I tecnici messicani (preparatissimi e terribilmente bravi) hanno per l'appunto ottenuto il massimo dal loro giacimento utilizzando il meglio del meglio in tema di tecnologia. Perforazione orizzontale, fratturazione, ampliamento della trasmissività del reservoir con iniezione di azoto. In particolare per l'azoto gas (l'ossigeno atmosferico non va bene, sviluppa batteri che incrostano) dobbiamo ricordare che proprio Cantarell era servito dal più grosso impianto di produzione del mondo.

    Queste vecchie chiacchiere per dire cosa? Per dire che le tecniche in uso dagli anni '70 hanno permesso di raggiungere e superare fattori di recupero del 50%, ma hanno anche creato velocissimi esaurimenti della produzione. Quando la tavola d'acqua raggiunge i pozzi, passi ad un water cut quasi unitario in brevissimo tempo. E' il meccanismo infernale che ci sta spingendo nei guai.

    Ma niente paura: con la idrofratturazione negli scisti abbiamo messo a punto una fonte di energia che fornirà esaurimenti ancora più rapidi di quelli ottenuti con i buchi orizzontali....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come nel Mare del Nord del resto.
      Sono stati talmente bravi a recuperare quanto più greggio possibile che dopo il picco si son ritrovati con ratei di depeltion del 6-7%!!!

      Elimina
    2. Si, il Mare del Nord è l'altro drammatico esempio di questa strategia; forse l'area del pianeta nella quale le moderne tecniche di perforazione e recupero degli idrocarburi si son fatte sentire in maniera più estensiva. Comunque non sottovaluterei neanche gli arabi.

      In ultima analisi gli scostamenti dalle predizioni del vecchio Hubbert sono stati generati dalle perforazioni orizzontali, e da altre amenità correlate. Buffamente, ci abbiamo alfine rimesso: ci siamo solo creati un dirupo più ripido da cui cascare. E anche in questo gli scisti peggiorano la situazione; ma chi lo spiegherà ai nostri politici?

      Elimina
    3. Io già consumo, almeno per quel che riguarda la mia casa, come un filippino; ovvero 6-7 volte meno energia che un francese medio. Ho sceso il dirupo ed aspetto gli altri umani, il problema è che i miei "vicini" (abitando in pieno centro, ne ho centinaia!) stanno impazzendo giorno dopo giorno e cercheranno forse di ammazzarmi a meno che non diventi il/un capo-branco futuro e non credo di aver voglia di diventerlo, anche supponendo che ne abbia la forza e le qualità. Voglio dire: magari ai politici glielo spieghi, ma a 8126000 di cittadini non entra in zucca che la scheggia della mazza da baseball quando gliel'hai suonata in testa. Sono molto malthusiano, ma anche gli umani di oggi mi sembrano molto malthusiani, loro malgrado.

      Elimina